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L'industria Italiana
del Ciclismo 

Bianchi 1885 

la costruzione della prima macchina italiana completamente in ferro ad opera del milanese Edoardo Bianchi, che in quell' anno si era installato con una piccola officina in via Nirone. 
Nel 1898 ad Alessandria Spartaco Castagneri creò la bicicletta FOLGORE da corsa su pista. Pertanto la fabbrica di
Edoardo Bianchi assunse consistenza di vera e grande industria trasferendosi nel 1899 in via Nino Brixio dove l'appassionato sportivo e meccanico costruì personalmente la bicicletta speciale da pista con la quale Giovanni Tomaselli trionfò nel classico GRAN PRIX DE LA VILLE DE PARIS svoltosi in quell'anno.

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Olimpia1893 

fu costituita a Milano la ditta Borghi & Guerra con officina in via Marco d'Oggiono per la costruzione delle biciclette Olimpia, divenuta dopo due anni ditta Carlo Borghi

Maino - Freyus - Umberto Dei 1896 

ad Alessandria l'officina di G.Maino per la costruzione delle biciclette ononime; a Torino si apri l'officina per la costruzione delle biciclette " Freyus " da parte di Emmo Ghelfi e nel contempo a Milano, in via S.Vito, Umberto Dei installava una piccola officina e lanciava i primi speciali modelli di biciclette da cosa su pista.


Legnano1902 

per iniziativa di Vittorio Rossi fu creata la Soc. An. Vittorio Rossi & C. che in seguito installò
le grandi officine per la costruzione delle biciclette "Legnano" ; officine e marca che, dopo la guerra 1915-1918, furono rilevate da Emilio Bozzi il quale costituì la Soc. An. Emilio Bozzi intensificando la perfezione delle macchine in modo tale da trionfare in ben tre campionati del mondo su strada col campione italiano Alfredo Binda.

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Lygie 1905 

Alfredo Sironi di Milano intraprese la fabbricazione dei Cicli Lygie montati con una serie francese; marca questa che venne rilevata nel 1908 da Ernesto Rolando di Pavia e nel 1932 trasmigò a Padova dove da quell' anno tali biciclette vengono costruite nelle officine di Cesare Rizzato.  

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Wilier 1906 

grazie all'idea di un commerciante bassanese, Pietro Dal Molin, di costruire in proprio biciclette. La sua fucina di \"cavalli d'acciaio\" sorge come un piccolo laboratorio sulle rive del Brenta, a Bassano del Grappa, e il suo successo aumenta di pari passo alla sempre maggior richiesta di biciclette. Il primo dopoguerra vede l'avvicendamento alla guida della Wilier di uno dei figli di Dal Molin, Mario, che d' inizio ad un costante perfezionamento delle biciclette tramite cromature e nichelature.
Per questo motivo Dal Molin decide di allestire una squadra professionistica capitanata dal triestino Giordano Cottur, noto per essere succeduto nella Bassano-Monte Grappa per dilettanti nientemeno che a Gino Bartali.Il nome di Wilier Triestina è legato doppiamente ai sentimenti nazionalistici del suo fondatore Pietro Dal Molin. Inizialmente il nome era semplicemente di Wilier, acronimo di W l'Italia Libera e redenta. In seguito, nell'autunno 1945, furono ancora forti sentimenti popolari nei confronti della martoriata città di Trieste a far aggiungere alla denominazione l'aggettivo Triestina caratterizzata dal colore rosso-ramato delle sue biciclette, che diverrà in seguito autentico marchio di fabbrica.

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Taurus 1906 

sorse a Milano l'officina di Vittorio Fabri per la costruzione delle biciclette Taurus, affermandosi in seguito con la fabbricazione di macchine leggerissime mediante una speciale lega di metalli.

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Atala 1907 

Guido Gatti iniziò a Milano la fabbricazione dei cicli Atala marca anche questa che nel 1919 venne rilevata da Enrico Steiner di Milano e che nel 1938 trasmigrò pure a Padova, dove viene costruita nelle officine di Cesare Rizzato.

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Torpado 1908 
Padova da parte di Carlo Toresini la costruzione delle biciclette Torpado.

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Gloria 1922 

Alfredo Focesi lanciò le prime biciclette Gloria e l'anno successivo la marca divenne veramente gloriosa per il costruttore e per il ciclismo italiano poichè montando una di quelle macchine il non dimenticato e compianto Libero Ferraio seppe iscrivere per primo il suo nome sul libro d'oro dei vincitori del campionato mondiale su strada per dilettanti.

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Tubazioni Culumbus 1919 

Angelo Luigi Colombo da il via alla propria avventura di produttore di tubi d’acciaio: dopo appena sei mesi, dedica al commercio di tubi generici, il giovane imprenditore è in grado di realizzare i primi tubi di precisione, alcuni dei quali vengono immediatamente scelti per costruire l’ossatura delle biciclette di allora. Fin dall’inizio Angelo Luigi Colombo sceglie la strada della diversificazione del prodotto: dai telai tubolari per idrovolanti e veicoli, alle racchette da sci, ai mobili e alle biciclette, la creatività dell’impresa raggiunge tutte le nuove occasioni di sperimentazione e applicazione del tubo.
1927 la A.L. Colombo inizia la realizzazione di tubazioni a spessore differenziato per i telai di biciclette
1930 nasce il marchio Columbus 1946/50 i tubi per biciclette continuano in questi anni a rappresentare il terreno ideale per sperimentazione in campo meccanico e metallurgico. In questo periodo realizza le prime macchine di trafilatura a spessore conico.
1977 nasce una nuova società di tubi per telai di biciclette e prende le redini il figlio minore Antonio.

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Manubrio e piega Ambrosio 1923 

dai fratelli Giovanni e Giuseppe Ambrosio, alcuni anni dopo l'azienda ha iniziato ad operare a Torino. Fin dall'inizio ha prodotto manubrio in acciaio, fusto e cerchi, anche se quest'ultimo prodotto non è stato una parte importante della propria attività in un primo momento. Già nel 1935, hanno prodotto una bicicletta tutti in lega di alluminio per dimostrare come potrebbe tagliare peso.

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